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+ | <div class="detail-articles"><p><strong>Chelyabinsk,burberry outlet, in Russia, neo-patria d’un meteorite.</strong> L’unica, tra le aree che hanno ricevuto pochi giorni fa la visita inattesa dall’oltre spazio, la cui segnalazione alla Casa Bianca abbia destato un serio cruccio relazionale innestando, a sua volta, uno scambio piuttosto fitto d’informazioni con il Cremlino. In altre parole, dalla pioggia dei meteoriti ai rovesci comunicazionali. </p><p></p><p><strong>Al centro dello scambio un fattore “emergenziale”, cioè atomico. </strong>L’intera regione, infatti, è anche la sede dove opera la più importante rete d’installazioni produttive,louboutin shoes, di lavorazione e di stoccaggio, di armamenti nucleari made in Russia.</p><p> <strong><br /></strong></p><p><strong>Meteorite nucleare, ansie atomiche</strong>. In particolare, il punto esatto d’un primo impatto è stato segnalato sul lago Chebarkul, mentre un secondo contatto risulta, ad oggi, registrato nei pressi della città di Zlatoust. Due località sconosciute, piuttosto distanti anche dalla tracciabilità,burberry borse; delle rotte turistiche più inconsuete, intrepide. </p><p><strong><br /></strong></p><p><strong>Sono due luoghi stranoti sia agli esperti della Casa Bianca sia alla National Intelligence.</strong> Persino a Bruxelles se ne discute, alle volte, a seconda dei tempi scanditi da una direttiva Ue ad hoc. Comunque, entro un raggio di circa 100km, muovendosi soprattutto in direzione nord-est, compaiono due presidi, denominati Chelyabinsk-65 e Chelyabinsk-70, rispettivamente sedi d’un impianto tra i più produttivi di plutonio, e di stoccaggio delle riserve, e d’un centro specializzato nella ridefinizione, progettazione e conservazione di testate nucleari. Spostandoci verso sud ci s’imbatte in un terzo sito, Zlatoust-36. Anch’esso stranoto alla Casa Bianca e, forse,longchamp sale, tra i più fotografati dai satelliti spia nel corso del decennio passato. All’interno delle infrastrutture che vi hanno sede, infatti, si sviluppa una delle migliori, se non la principale, catena di montaggio, assemblaggio e smantellamento degli armamenti atomici russi,christian louboutin shoes. Tanto che poco oltre ci s’imbatte nell’<em>outlet</em> più esteso per chi è interessato nel passare in rassegna l’offerta dell’arsenale atomico russo. Insomma,christian louboutin uk, l’area scelta dai meteoriti non è affatto anonima come sembra.</p><p><strong><br /></strong></p><p><strong>Rischio minimo,gucci sito ufficiale, stress massimo</strong>. In realtà, la probabilità che un meteorite possa risultare indirizzato direttamente su una delle installazioni nucleari a rischio-allarme che accessoriano la regione è talmente <em>minimal</em> da presentare un tasso probabilistico prossimo allo zero. Differente la riflessione dei tecnici statunitensi riguardo la potenzialità esplosiva d&rsquo,longchamp bag;un effetto domino derivante dal verificarsi di questa possibilità. Un meteorite di 20 metri può infatti accumulare, condensare e rilasciare al momento del contatto un equivalente energetico prossimo a 500 chilotoni. </p><p><strong><br /></strong></p><p><strong>Si tratta d’un potenziale esplosivo paragonabile a quello garantito da un missile medio</strong> installato e pronto all’uso su di un sottomarino capace di offendere ricorrendo ad un armamento atomico, cioè un missile,longchamp le pliage, distante dai tradizionali siluri, oramai quasi prossimi alla storia dei conflitti navali. Questa è la riflessione che ha determinato l’innesto d’un allarmante scambio di voci, talmente vociante da porre in secondo ordine la guerra delle valute, tra Washington e Mosca. Risultato? Ampie rassicurazioni e mutuo relax.</p><p> <strong><br /></strong></p><p><strong>Fine della storia, “<em>Please, be quiet</em>”</strong>. Il Cremlino che rassicura la Casa Bianca, fine della storia. Nessun problema, zero-criticità. I messaggi russi suonano talmente rasserenanti da segnare una prossima inversione della storia. La Russia, modello consolante. Un clima inatteso, ritrovato, che indirettamente sembra aver rinviato lo scontro sulle valute. Un conflitto, questo, che vede Mosca alla finestra, mentre il Cremlino opera dietro le quinte, tornando a parlare in modo disteso anche con Pechino. </p><p><strong><br /></strong></p><p><strong>È questo l’effetto d’un meteorite?</strong> Un interrogativo preoccupante dato che, in molti, stimano che queste piogge seguiranno presto un trend espressivo d’una frequenza maggiore, più intensa,ghd sale, con il risultato di transitare dalla diplomazia distensiva alla diplomazia in stile meteoritico, apparentemente esplosiva, in realtà globalmente riconciliante.</p><p></p><p></p><br /><br /><br /></div> | ||
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